“È dal 14 marzo scorso che negli ambienti di lavoro della Siciliani Spa di Palo del Colle sono state adottate le norme per il contenimento della diffusione del coronavirus”.
Lo spiega l’azienda, con una nota, in seguito ai 34 casi di contagio che si sono registrati all’interno dello stabilimento. “Controllo quotidiano della temperatura, distanziamento delle postazioni lavorative, forniture dei DPI, sanificazione periodica, come gli stessi lavoratori potranno confermare”, continua la missiva.
Nella scorsa settimana la società ha saputo dalla Asl che “quattro lavoratori in servizio al reparto macellazione erano risultati positivi al Covid19. Al che la Siciliani ha programmato, di concerto con le Autorità Sanitarie, l’esecuzione di una importante campagna di circa cento tamponi orofaringei nei confronti dei lavoratori di quel reparto”.
I lavoratori risultati positivi, chiariscono, sono del tutto asintomatici e la società, in virtù dei risultati, “ha deciso di sospendere in via temporanea e cautelativa le attività del reparto macellazione ed è stata già effettuata una ulteriore sanificazione di tutti i locali aziendali”.
La società, inoltre, ha deciso di “estendere, a proprie spese, gli accertamenti verso tutto il restante personale, programmando l’esecuzione di circa 400 ulteriori tamponi in accordo con l’Autorità Sanitaria, basata su un innovativo approccio di screening su larga scala”.
“Questo – aggiungono – non solo per tutelare i lavoratori, ma anche la salute dei consumatori”. In merito proprio alla carne la società ha chiarito che “finora non è stato segnalato alcun caso di trasmissione Covi19 attraverso il consumo di alimenti”. “Continueremo – concludono – ad operare sempre con maggior scrupolo per garantire un ambiente di lavoro sicuro ed un prodotto sano e di qualità”.