Una variazione cromatica della Sacra Spina di Andria, un segno con il quale Dio ci sta dicendo che lui è sempre vicino al suo popolo e patisce con chi è nel dolore.
Per certi versi un prodigio che si sta compiendo in questa settimana Santa, annuncia il vescovo della Diocesi di Andria, monsignor Luigi Mansi. La reliquia della Sacra Spina è custodita nella cappellina privata del Vescovo, ora che le chiese sono chiuse per l’emergenza coronavirus.
Qualcosa è accaduto, racconta monsignor Mansi, all’inizio della Settimana santa: la sacra Spina ha mostrato una colorazione diversa dal solito.
Per questo è stato invitato il dottor Antonio Riezzo, emotaologo e Presidente della Commissione scientifica dello scorso prodigio (avvenuto nel 2016) a prendere visione della stato della reliquia.
E anche altri testimoni con i quali il vescovo Mansi si è confrontato (tra questi il Vicario generale don Gianni Massaro, il segretario del Vescovo, monsignor Nicola De Ruvo e il presidente del Capitolo Cattedrale, don Gianni Agresti) hanno verificato quella variazione di colorazione.
Da giovedì scorso la Sacra Spina è sotto osservazione di telecamere ad alta definizione che registreranno ogni minima variazione. Quello che il vescovo ha fatto mettere a verbale riguarda la consistente variazione nella colorazione abituale dell’intero corpo della Spina: è diventato molto più chiaro rispetto alla punta che ha un colore marcatamente scuro. Nel pomeriggio del Venerdì Santo ecco una seconda variazione ben visibile: la parte bassa della Sacra Spina, racconta monsignor Mansi, si è notevolmente schiarita.
Un segno eloquente, in questo periodo di pandemia che è segnata dal silenzio e dal lutto, della vicinanza di Dio: “Lui è sempre vicino al suo popolo – commenta monsignor Mansi – e patisce con chi è nel dolore”.