Replica duro la Cerichem, azienda leader nel sud Italia per la produzione di prodotti igienizzanti, nonché dispositivi medici per la disinfezione, alla notizia diffusa nella giornata di ieri circa la commercializzazione fraudolenta di gel igienizzante.
Infatti nella nota stampa della Guardia di Finanza si annunciava il sequestro di oltre 4mila confezioni di gel igienizzante per le mani e si assimilava la cosa ad altre operazioni inerenti altri 22 comuni pugliesi nei quali era avvenuta la commercializzazione di mascherine protettive, gel e salviette per le mani per un valore commerciale di circa 220mila euro. In più, si aggiungeva, che i 4mila flaconi di gel igienizzante sequestrati a Cerignola avrebbero fruttato un guadagno di circa 40mila euro.
«Le imprecisioni sono diverse – dicono dall’azienda -. Si tratta di una questione inerente l’etichettamento di un piccolissimo lotto, che sarebbe stato poi rietichettato, del prodotto AMUGEN. Nessun intento fraudolento è stato mai perseguito dalla società produttrice rilevato che sulle etichette il prodotto viene classificato in maniera evidente quale igienizzante rapido, pur con proprietà sanificanti, senza che l’utilizzatore finale del prodotto potesse essere indotto in errore o confuso circa le caratteristiche dello stesso. I 4 mila flaconi oggetto di sequestro non avrebbero fruttato alla società un guadagno di circa € 40.000,00, come riferito dagli inquirenti, poichè il valore dei flaconi sequestrati è pari ad € 4.000,00/5.000,00, come dalle fatture di acquisto consegnate alla G.d.F.» sottolinea il legale rappresentante.
A generare l’equivoco dunque sarebbe un termine utilizzato nel retroetichetta. Fino a febbraio del 2019 i termini “igienizzante” e “sanificante” potevano essere utilizzati in maniera equivalente, dopo è cambiata la normativa.
Tuttavia, ci tiene a precisare l’azienda si tratta di una piccolissima rimanenza di lotto che sarebbe stata poi rietichettata.
«Il sequestro dei flaconi igienizzanti operato dalla G.d.F. l’8 aprile e lo scredito che ne è derivato, ha amareggiato non solo i dirigenti ed i proprietari della società ma anche tutti coloro che da anni cercano di svolgere un’attività fortemente innovativa e utile nel nostro territorio, rilevato che alcun reato o intento fraudolento è stato perseguito o compiuto dalla società».
La Cerichem è comunque certa di poter nelle sedi opportune chiarire ogni equivoco.