Una riunione in videoconferenza tra tutti i 41 sindaci dell’area metropolitana di Bari e il presidente della Regione Michele Emiliano per manifestare la preoccupazione derivante dalla situazione delle residenze sanitarie per anziani, potenziali focolai di contagio da coronavirus.
“Stiamo facendo un piano – ha detto il sindaco di Bari Antonio Decaro -: i sindaci si sono detti disponibili a fornire operatori sociali, ma servono medici che vadano nelle strutture”. A Bari finora su 12 Rsa – tra pubbliche e private – in due si sono verificate contagi: Villa Giovanna, dove si sono registrati 25 casi di Covid e il centro “Don Guanella” dove ci sono state due vittime nelle scorse settimane e una decina di ospiti contagiati, tre dei quali sono guariti.
“Ho detto loro che l’importante è dare risposte alle famiglie per non farle preoccupare”, ha concluso Decaro. Proprio in merito a questo, la direzione sanitaria della residenza Villa Giovanna – attraverso una nota – ha desiderato scusarsi con i familiari a cui la comunicazione sullo stato di salute dei propri cari non è arrivata in modo tempestivo: “Siamo a lavoro, con una squadra dedicata, per poter raggiungere telefonicamente tutte le famiglie”, ha chiarito il direttore della struttura. Il centro, inoltre, sta reclutando nuovo personale precisando che “al momento tutti gli standard assistenziali sono garantiti” e che “è in continuo contatto con Asl e Comune di Bari”.
Nel corso della videoconferenza con Emiliano, inoltre, il sindaco di Noicattaro, Raimondo Innamorato, ha richiesto – dopo i casi che si sono verificati nel centro “Nuova Fenice”-, di chiudere le Rsa anche ai dipendenti chiedendo la disponibilità alla Regione di poter far alloggiare il personale all’interno di strutture private già pronte, oltre alla possibilità di implementare il personale sanitario, per garantire la giusta attenzione ai pazienti della struttura.