“Una preghiera per i nostri cari che a causa della drammatica condizione nella quale la malattia li pone stanno morendo senza alcun conforto”.
Quello appena trascorso è stato un venerdì di Quaresima caratterizzato dalla benedizine urbi et orbi di Papa Francesco e da una riflessione sempre più profonda anche da parte della Chiesa su quanto stiamo vivendo. Nella sua preghiera con supplica “al Signore Gesù, santissimo Salvatore” trasmessa in diretta su Teleregione l’arcivescovo di Trani-Barletta e Bisceglie Mons. Leonardo D’Ascenzo ha analizzato è la seconda parte del capitolo terzo di Giovanni in cui ci viene narrato di un incontro e dialogo tra Gesù e Nicodemo.
Partendo dal contrasto simbolico lucetenebre utilizzato per indicare il combattiment tra peccato e grazia D’Ascenzo ha analizzato il modo in cui i fedeli si rivolgono a Dio in questo particolare momento.
Nella giornata che i Vescovi italiani hanno dedicato alla visita dei cimiteri chiusi per un momento di raccoglimento e riflessione D’Ascenzo ha invitato i fedeli a rivolgere la propria preghiera a coloro i quali stanno perdendo la vita senza conforto a causa del coronavirus.