Fino al sopraggiungere dell’emergenza Coronavirus, è stato il campionato che ha celebrato la favola del Bitonto, la squadra che si consacra e diventa così grande da poter puntare, con convinzione, all’approdo in Serie C.
Dall’altra parte, però, ce n’è un’altra, di grande, con le stesse ambizioni e lo stesso obiettivo. Forse non con la stessa unità nell’ambiente, ma proprio per questo motivo con tutte le caratteristiche di una grande impresa.
L’impresa che cerca il Foggia, l’impresa, personalissima, di Ninni Corda. L’attuale tecnico dei satanelli ha cominciato la stagione dietro la scrivania, nella nuova dirigenza di Felleca, salvo poi tornare al suo ruolo originale in panchina. Troppo poco esperto Amantino Mancini, troppa necessità di una figura forte e autoritaria per canalizzare le scorie del fallimento in direzione del nuovo obiettivo.
Con il cambio di allenatore, il Foggia riprende quota in classifica, di vittoria in vittoria, fino a tornare in corsa per il primato. Eppure, lo “Zaccheria” fa presto emergere i difetti dei rossoneri: successi solo di misura, senza dominare e chiudere le partite, in costante rischio e senza un centravanti, ad esempio, alla Patierno o alla Rodriguez. L’addio di Iadaresta e il tardivo innesto di El Ouazni, che pur con gol pesanti ha fatto storcere il naso al pubblico, non ha cambiato l’umore dell’ambiente: un costante pessimismo e un costante dito puntato verso la panchina, anche con una contestazione aperta dello Zac, ad indirizzare tutte le responsabilità verso il tecnico, estremamente decisivo, come in Premier League, nel calciomercato della squadra.
Le critiche accese e la tensione ormai costante non hanno cambiato le carte in tavola. Vittorie striminzite, anche di rigore, ed un agonismo spesso esagerato, fatto di espulsioni e squalifiche, che però hanno trascinato il Foggia fino ad un solo punto di distacco dal Bitonto, con lo scontro diretto in casa come ulteriore colpo in canna. Tra campo e conferenze stampa, la risposta di Corda è stata brutalmente concreta ed efficace: nessuna reale considerazione alle polemiche sollevate dall’ambiente, affrontato a muso duro dopo qualunque risultato. Ma soprattutto, lo stesso numero di vittorie del Bitonto capolista. Certo, con il settimo attacco del campionato, ma non sarà un dato rilevante se Corda riuscirà nella sua impresa. Da solo contro tutti.