È il medico 59enne Antonio Maghernino la prima vittima tra il personale sanitario pugliese, deceduto per il coronavirus.
Il medico di continuità assistenziale, in servizio a Torremaggiore nel foggiano, è deceduto ieri nell’ospedale Casa Sollievo della Sofferenza di San Giovanni Rotondo dove era ricoverato. Si tratta del primo medico pugliese e della 34esima vittima del coronavirus tra i medici italiani. In Puglia, come denunciato dal governatore Michele Emiliano al Governo, c’è carenza di dispositivi di protezione individuale sia negli ospedali che per i medici del territorio, oltre che di ventilatori polmonari.
“I medici di famiglia e di continuità assistenziale” continuano a “combattere l’epidemia” da coronavirus “a mani nude, senza alcuna tutela”. E’ la denuncia del presidente della Federazione degli Ordini dei medici, Filippo Anelli, e del segretario regionale della Fimmp Puglia, Donato Monopoli. “Se non si farà nulla, in breve tempo, il sacrificio di Antonio sarà stato vano”, concludono.
I primi passi, invece, si muovono all’ospedale “Perinei” di Altamura dove sono stati effettuati oltre 600 tamponi negli ultimi dodici giorni. 30 i casi di contagio accertati, di cui 19 relativi a medici e infermieri – per l’80% in servizio al pronto soccorso – e 11 a pazienti, uno dei quali in osservazione nell’area pre-covid del pronto soccorso ed un altro che ci era transitato due settimane fa quando si era determinata la situazione di “crisi” con i primi tre pazienti positivi. Sono in corso sanificazioni a ciclo continuo e il trasferimento dei pazienti negativi nell’RSA “San Raffaele” di Troia, nel foggiano.
Sono 35 i pazienti risultati negativi al Covid19 e che sono stati trasferiti presso altre strutture sanitarie. All’interno dell’RSA, dunque, restano 14 anziani risultati positivi al tampone: su 21 positivi totali, 7 sono operatori sanitari.
Difficoltà anche dell’ufficio postale di via Gramsci a Bisceglie, chiuso in via precauzionale. Un operatore, infatti, è risultato positivo al coronavirus, ma l’uomo non si recava a lavoro ed era in quarantena già da alcuni giorni. Per i colleghi che hanno avuto contatti è scattata la misura della quarantena e la Asl Bt valuterà i tamponi.