All’andrà tutto bene che ormai attraversa l’Italia, da oggi si affianca l’uscirne si può, altro auspicio che diventa, al tempo stesso, una campagna di raccolti fondi per sostenere il lavoro degli operatori sanitari in questa emergenza coronavirvus.
Quell’uscirne si può non è solo uno slogan, ma la testimonianza diretta di chi il virus covid 19 l’ha combattuto e sconfitto, dopo 22 giorni passati nell’unità operativa di Malattie Infettive dell’ospedale di Bisceglie. Carlo Crescente è il paziente 1 contagiato da covid 19 nella Bat e il suo ritorno a casa è la testimonianza concreta che dal coronavirus si può uscire. A patto che, come ha racconta Carlo Crescente durante l’approfondimento di Teleregione, Il fatto del giorno, tutti rispettino le regole in queste settimane delicate e decisive al tempo stesso.
Ma stando a casa, si può comunque contribuire alla campagna di raccolta fondi che Carlo Crescente con suo fratello, ha lanciato subito dopo aver effettuato una donazione per sostenere il lavoro di medici, infermieri e tutto il personale sanitario dell’ospedale biscegliese.
Gli angeli in corsia che lo hanno curato con attenzione nei 22 giorni di ricovero ma che, in questa emergenza, hanno bisogno anche di essere protetti. Così l raccolta fondi, come spiega Carlo Crescente, servirà per donare mascherine, ventilatori polmonari e dispositivi di protezione individuale agli ospedali pugliesi: