Gli ultimi, in ordine di tempo, sono quattro infermieri della Rianimazione dell’ospedale barese Di Venere ad essere risultati positivi al coronavirus, ora in quarantena domiciliare.
“E’ necessario eseguire i tamponi al fine di individuare, in maniera precoce, gli infermieri e gli altri operatori sanitari positivi al COVID 19 ed evitare che, se infettati, possano diffondere il virus soprattutto ai soggetti più fragili”. La richiesta, perentoria, inviata tra gli altri ai dirigenti delle ASL pugliesi e al Direttore del Dipartimento salute della Regione Puglia, Vito Montanaro, è firmata dai presidenti di tre Ordini professionali degli infermieri (Bari, Bat e Brindisi).
In una lettera, a firma dei presidenti Saverio ANDREULA, Giuseppe PAPAGNI e Antonio SCARPA, si sottolinea come, in questo momento di emergenza, sia necessaria “l’adozione dei protocolli di sicurezza anti contagio. L’assistenza infermieristica – spiegano i tre presidenti – può avvenire solo in presenza di condizioni che assicurino, alle persone che lavorano, adeguati livelli di protezione”.
Per questo, a giudizio dei tre presidenti, in questo momento è quasi obbligatorio “soddisfare la richiesta del personale sanitario a sottoporsi ad indagini diagnostiche specifiche inerenti il COVID -19”. “L’esecuzione del tampone è irrinunciabile – scrivono i tre presidenti -. Gli operatori sanitari sono notevolmente esposti al contagio, sempre più spesso si ammalano per la mancanza dei dispositivi sanitari di sicurezza e, per il ‘contatto stretto’ con pazienti che possono risultati positivi, rischiano a loro volta di diffondere il virus negli ospedali”.
Gli infermieri, i medici e gli operatori sanitari sono in prima linea in questa emergenza, ricordano Andreula, Papagni e Scarpa: “Per questo dobbiamo tutelarli e supportarli nel più breve tempo possibile”. Gli Infermieri pugliesi non si sottrarranno ai loro impegni professionali, concludono i tre presidenti, “ma pretendono di essere tutelati e, di conseguenza, invitano e diffidano i loro datori di lavoro in ogni ambito di attività a rispettare le disposizioni di legge”.