Nessuno sa come andrà a finire, ma tutti sanno di cosa ci sarà bisogno alla ripresa. La lotta per la salvezza nel girone H di Serie D non è solo estenuante, ma anche incredibilmente altalenante.
Lo sa bene la Fidelis Andria, direttamente coinvolta nelle dinamiche di bassa classifica e costretta a dare il massimo dopo la sosta forzata per l’emergenza Coronavirus.
I federiciani sono in piena zona playout e non la abbandonano ormai da mesi. Spesso ci vanno vicini, come prima dello stop dei campionati, ma altre volte rischiano di farsi risucchiare addirittura nella zona della retrocessione diretta. Il ruolino sembra essere cambiato, quantomeno al “Degli Ulivi”, dove la squadra di Favarin è chiamata a costruire la sua permanenza nella quarta serie nazionale.
Dopo tanti momenti difficili, sono arrivate tre vittorie consecutive in casa negli scontri diretti contro Francavilla e Agropoli, ma soprattutto nell’ultimo match contro il Fasano.
Tutte senza subire gol.
Un caso, forse no, da quando Tarolli ha preso il posto di Segantini tra i pali. Con il portiere classe ’97, che ha collezionato finora 5 presenze, sono arrivati 4 clean sheet: la Fidelis, con il suo approdo tra i titolari, ha subito gol soltanto nella sconfitta esterna contro il Grumentum, mentre ai 3 successi già citati ha aggiunto il pareggio a reti bianche di Brindisi. Dettagli, o differenze enormi, nell’economia di una squadra spesso in affanno in difesa e mai realmente determinante in attacco, eccezion fatta per Palazzo e obiettivamente poco altro.
In una situazione delicata, con lo spogliatoio prima perso poi riconquistato da Favarin, con il periodo di Catalano in panchina e con l’esperienza tormentata di Moscelli nelle vesti di direttore sportivo, che però adesso sta avendo ragione, la Fidelis Andria si è risollevata fino a 2 punti di distacco dalla salvezza diretta. L’ultimo posto utile lo occupa il Brindisi, ma nel mirino dei biancazzurri può finirci anche qualche altra squadra. A patto che il “Degli Ulivi” rimanga un fortino fino alla fine della stagione. E a patto che, ovviamente, si remi nella stessa direzione in un campionato logorante e ancora ricco di tante insidie.