Primi due casi di coronavirus anche nella città di Barletta. Ad annunciarlo il sindaco Cosimo Cannito, di seguito il comunicato diffuso
Si è appena conclusa la quotidiana riunione, in videoconferenza, fra i
sindaci della Bat presieduta dal prefetto Maurizio Valiante. Messe a
confronto le esigenze di chiarimento di ciascuno che, a loro volta,
arrivano dai territori di riferimento, è emersa la necessità di chiarire
quanto segue:
– Le pasticcerie, così come i bar, sono chiuse e non possono fare
servizio a domicilio. Le stesse, infatti, non vendono beni e generi
alimentari di prima necessità;
– I laboratori di analisi privati devono essere chiusi;
– In linea con l’ordinanza odierna del presidente della regione Puglia
Michele Emiliano, il trasporto pubblico locale, già ridimensionato nella
città di Barletta per quanto riguarda le corse e le fermate per il
cimitero, che è chiuso, e per l’ospedale, sarà ridotto fino al 50%;
– A partire da oggi pomeriggio e fino a nuova comunicazione, il sindaco
ha disposto la chiusura al traffico automobilistico della litoranea di
Ponente e della contro strada. La litoranea è chiusa all’altezza di via
Luigi Dicuonzo in direzione Salinelle. Tutti gli accessi alla contro
strada sono interdetti.
– RFI ha deciso di bloccare i lavori in corso nei cantieri di via Andria
e via Milano;
Si informa inoltre la popolazione che sono stati accertati due casi di
contagio da Coronavirus nella città di Barletta, in un caso il paziente
è ricoverato e nell’altro domiciliato in quarantena.
Per questo diventa ancora più fondamentale limitare i contatti e restare
a casa.
Si ricorda a quanti fossero rientrati dalle aree del nord Italia più a rischio o avesse intenzione di farlo, che è obbligatorio autodenunciarsi e farsi censire. La Asl Bt e l’Ufficio Prevenzione, provvederanno ad
aggiornare costantemente i comuni fornendo gli elenchi sia di queste persone che di coloro che sono in quarantena, al fine di ottimizzare i controlli e incrociare i dati. Se nel corso dei controlli, che le forze di polizia stanno effettuando a tappeto sui territori, si dovesse essere fermati ed essere in una delle due liste, scatta la denuncia penale.
Sono già cinque le persone segnalate alla procura della repubblica, arrivate da Milano e da altre aree che non si erano fatte censire.