La scorsa estate è trascorsa con la costruzione delle gerarchie sullo sfondo. Il super-girone H di Serie D vedeva il Bitonto e il Taranto regine del mercato estivo, in attesa di decifrare le situazioni legate a Cerignola e Foggia.
I neroverdi di Taurino hanno rispettato le attese, gli ofantini e i satanelli hanno bruciato le tappe e, seppur con qualche difficoltà iniziale, adesso provano a giocarsi le rispettive chances per la promozione diretta in Serie C.
Il Taranto, invece, si è fatto inghiottire dai suoi stessi difetti. Dopo un breve periodo di stallo ai piani altissimi, gli ionici non sono riusciti a trovare la giusta continuità: in un momento in cui nessuno correva e Bitonto, Foggia e Fasano si alternavano al primo posto senza particolare convinzione, i rossoblù non riuscivano ad ingranare le marce più alte e la colpa è presto ricaduta su Nicola Ragno.
Il tecnico è stato indicato come il principale responsabile di un ruolino non conforme agli obiettivi stagionali, tanto da indurre la società di Giove ad optare per l’esonero. La scelta ha inizialmente pagato, con il ritorno di Panarelli in panchina ed un ruolino di quattro vittorie consecutive che sembrava restituire fiducia, consapevolezza e ambizione a tutto l’ambiente. Poi il meccanismo si è inceppato di nuovo e Taranto ha capito ben presto che il problema non risiedeva, o comunque non totalmente, nella guida tecnica.
Panarelli è rimasto in sella anche e soprattutto per la sua appartenenza anagrafica alla città, ma con il secondo corso tecnico della stagione sono emersi i reali difetti degli ionici: una pressione esagerata sulla squadra, che a sua volta non risponde presente, ma anche una caccia spasmodica ad un traguardo difficilmente raggiungibile con la scarsa freddezza che ha fin qui contraddistinto il cammino rossoblù.
Il Taranto, in questo momento, sarebbe fuori dalla zona playoff e per entrarci ha bisogno di staccare l’unico pass ancora realmente raggiungibile, che adesso è nelle mani del Casarano. Lo stop dei campionati per l’emergenza Coronavirus servirà anche dalle parti dello “Iacovone”, dove bisognerà raccogliere qualche coccio di troppo e provare a rimettersi in carreggiata per l’obiettivo minimo della stagione. Per il presidente Giove è giusto fermare i campionati, ma nelle scorse ore ha proposto addirittura di annullare tutto. Quasi come se, inconsciamente, il numero uno degli ionici volesse premere il tasto reset sulla sua Playstation. Non sarà possibile.