polizia locale

Polizia Locale, Carabinieri, girano con il megafono nelle città quasi deserte per ricordare di non uscire di casa. In giro ci sono poche persone, quasi tutte con le mascherine e alcune anche con i guanti.

Qualcuno coglie l’occasione di far uscire il proprio amico a quattro zampe per fare due passi. I negozi e i bar sono chiusi e sembra di vivere in un film di fantascienza, tutti si chiedono “quanto finirà questa situazione surreale”. Da Barletta, passando per Trani e Giovinazzo, fino a Bari e per molte città dell’hinterland tra Terlizzi e Bitonto, girano molti meno autobus e le aree davanti le stazioni ferroviarie sono sempre più deserte. In tanti, soprattutto anziani, non potranno né darsi la mano, né fare la solita colazione al bar. A Bari qualcuno siede sulle panchine di fronte al lungomare con la mascherina sul volto, altri corrono per tenersi in forma. Altri hanno sostituito l’introvabile mascherina coprendosi bocca e naso con la sciarpa.

A questa situazione si aggiungono i video dei sindaci pugliesi che si moltiplicano sui social tra chi invita i propri cittadini a restare a casa per dare l’esempio e chi, davanti alla città deserta, si fa scappare qualche lacrima. È il caso del primo cittadino del capoluogo, Antonio Decaro, presidente dell’Anci che non si pente di quelle lacrime: “è stato un gesto naturale, eravamo in diretta ed è andata così. Perché mi devo vergognare? Le emozioni, anche un sindaco, non le deve nascondere”. “In quella strada buia ho sentito il peso della comunità: dobbiamo comportarci bene, saremo invincibili soltanto se si agisce insieme – aggiunge Decaro -. Come sindaco posso amministrare bene o male, ma non posso conoscere le giuste misure sanitarie per contenere una pandemia”. E poi confessa: “Tra i messaggi che mi sono arrivati il più bello me l’ha mandato il mio amico Francesco: ‘Ti sono vicino tornerà tutto più bello e forte di prima’, ha scritto”. Era il sindaco di Codogno”.