Mancavano pochi minuti alle 22 dell’11 marzo quando il presidente del consiglio Giuseppe Conte ha annunciato quella che è una vera e propria serrata dell’Italia.
Chiudono tutti i negozi a cominciare da bar e ristoranti. Restano aperti supermercati, generi alimentari, farmacie, parafarmacie, edicole, banche, tabacchi, distribuori di benzina ma anche attività per la cura della persona come le lavanderie e le attività di commercio assistenza per apparecchi elettronici.
“È il momento di fare un passo in più -ha affermato il presidente del consiglio- è il momento della chiusura di tutte le attività tranne supermercati, generi alimentari, farmacie e parafarmacie. Le aziende restano aperte favorendo lo Smart working. Bisogna limitare al minimo gli spostamenti, bisogna essere lucidi, rigorosi e responsabili. Se rispetteremo tutti questi regole usciremo prima da questo momento, rimaniamo distanti oggi per abbracciarci domani, insieme ce la faremo”.
Le misure messe in campo dal governo puntanno a ridurre al massimo la diffusione del coronavirus e ad evitare il collasso del sistema sanitario. A tal proposito il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano ha ribadito come il picco dell’epidemia in Puglia arriverà tra fine mese ed inizio aprile fissando come obiettivo quello contenere circa duemila persone ammalate: di queste mille dovrebbero avere solo sintomi lievi. Al momento i positivi al Covid 19 in Puglia sono 90 dei quali 25 riscontrati nella giornata dell’11 marzo su 140 tamponi effettuati in tutta la Regione.
Nella serata di mercoledì il presidente Emiliano ha annunciato anche l’imminente arrivo in Puglia di nuove forniture di (DPI) Dispositivi di protezione individuale: 500mila pezzi destinati al personale esposto a rischio biologico, in particolare operatori di 118 e Pronto Soccorso oltre naturalmente al personale dei reparti di Malattie Infettive, Anestesia e Rianimazione, Pneumologia e Medicina interna. Riapre ma solo per reali casi di urgenza ed estrema necessità il pronto soccorso dell’ospedale Miulli di Acquaviva delle Fonti chiuso a causa della positività al Covid-19 di un medico con conseguenti controlli a tutto il personale sanitario.