Ci sono anche un omicida e tre persone legate alla mafia garganica tra i 23 ricercati evasi ieri dal carcere di Foggia durante la rivolta dei detenuti, contrari alle restrizioni da coronavirus imposte dal governo centrale. L’omicida è Cristoforo Aghilar, il 36enne che il 28 ottobre scorso ha ucciso ad Orta Nova, nel Foggiano, Filomena Bruno, 53 anni, mamma della sua ex fidanzata.

 

Tra i ricercati ci sono che tre detenuti di Mattinata legati al clan della mafia garganica: uno era in carcere per droga, uno per un assalto a un blindato e un altro per un tentato omicidio. Mancherebbe all’appello anche un 32nne vicino al clan Raduano, alleati dell’organizzazione dei “mattinatesi”. A quanto si apprende da fonti investigative, sono 77 i detenuti che sono riusciti a fuggire approfittando dei disordini, 54 quelli già catturati tra cui due che si sono costituti.

Al momento per tutti l’accusa è di evasione, e successivamente sarà analizzata la posizione di ogni singolo detenuto. In nottata le forze di polizia hanno effettuato una ventina di perquisizioni nel Foggiano. Non è ancora chiaro se la protesta sia nata al momento dell’ora d’aria oppure se i detenuti siano riusciti ad aprire o a farsi aprire le celle per poi riversarsi davanti all’ingresso.

Sono quattrocento quelli che hanno partecipato ai disordini.  Si fa anche la conta dei danni: ieri sono state devastate due palazzine ma anche l’infermeria e l’archivio del carcere. Non mancano poi gli automobilisti rapinati del proprio veicoli.