Tutto fermo fino a venerdì 3 aprile, i campionati dilettantistici il cui stop era stato decretato la scorsa settimana con scadenza al 15 marzo prolungano la loro sospensione di ulteriori due settimane rinunciando alla disputa di gare a porte chiuse come consentito dalle disposizioni del governo in tema di lotta alla diffusione del coronavirus.
A stabilire l’allungamento dello stop della serie D, dei tornei di Eccellenza e di tutti gli altri campionati dilettanstici regionali è stato il consiglio direttivo della Lega Nazionale Dilettanti riunitosi in sessione straordinaria a Roma con la partecipazione in videoconferenza di tutti i presidenti dei comitati regionali.
Al termine della riunione il presidente della LND Cosimo Sibilia ha così motivato la decisione di fermarsi ulteriormente: “Come Consiglio Direttivo della LND abbiamo ritenuto che non bastasse fermarsi alle prescrizioni contenute nel D.P.C.M. approvato l’8 marzo ma che bisognasse adottare una decisione coerente con il momento che il Paese sta vivendo”. “La tutela della salute di tutti coloro che sono impegnati nelle nostre attività, infatti, – ha tenuto a precisare Sibilia – doveva e deve restare l’obiettivo primario da raggiungere, ma anche il punto di partenza per considerare quale impatto poteva e può avere l’organizzazione delle tante gare che ogni settimana caratterizzano la nostra attività. E’ un contributo necessario che il mondo del calcio dilettantistico italiano deve dare per superare il momento di difficoltà che sta attraversando la nostra nazione”.
L’appuntamento con la serie D e l’Eccellenza è dunque rimandato al prossimo 5 aprile data nella quale, in caso di superamento dell’emergenza sanitaria, si dovrebbe tornare in campo per la ripresa dei tornei.