Non solo lotta al vertice nel girone H di Serie D. Se ci sono 3 pugliesi a contendersi il primato che vale l’accesso alla prossima Serie C, ce ne sono 5 che puntano a centrare la permanenza nella quarta serie nazionale.
Chi con una maggiore serenità per il piazzamento in classifica, come Gravina, Altamura e Brindisi, chi con timore e a fatica, come Nardò e soprattutto Fidelis Andria. Del quintetto in affanno, i federiciani sono la squadra più in difficoltà. Dopo aver raccolto 7 punti in 3 partite, per gli uomini di Favarin è arrivato il ko nello scontro diretto con il Grumentum, che di fatto ha vanificato gli sforzi dei biancazzurri: il vantaggio sul penultimo posto del Francavilla che significa retrocessione diretta è tornato a 2 punti, gli stessi prima della sfida contro i lucani vinta al “Degli Ulivi”. Marzo sarà il mese da dentro o fuori per la Fidelis, che domenica ospiterà il Fasano poi avrà in programma altri tre derby contro Nardò, Gravina e Foggia.
I salentini rischiano allo stesso modo, ma sembrano più in forma nonostante la vittoria manchi dal 12 gennaio contro il Fasano. La salvezza diretta dista solo 3 punti, i granata sono tra le squadre più coriacee della zona calda. Servirà mantenere lo stesso atteggiamento, ma anche invertire il trend sul piano dei risultati: ci sono tre derby per il Nardò, che comincia il mese di marzo dallo “Zaccheria” di Foggia prima di affrontare proprio l’Andria, poi il Bitonto. Il calendario non aiuta, ma non è il momento di essere rinunciatari.
Tutt’altro discorso per le murgiane e il Brindisi, fuori dalla griglia playout ma senza poter abbassare la guardia. Gravina e Altamura sono a 4 punti dal quintultimo posto, i gialloblù si sono risollevati grazie al successo sulla Gelbison e possono sfruttare un marzo favorevole sul piano del calendario. Per i biancorossi è invece arrivata una sconfitta a Nocera Inferiore: adesso è il momento di serrare le fila in vista di Casarano, Cerignola e Foggia, avversarie nei prossimi 40 giorni. Per il Brindisi, dopo il duo Bitonto-Sorrento, sarà tutto in discesa: la salvezza è alla portata, ma il girone H ha già insegnato la sua lezione. Chi pecca di presunzione e superficialità sul campo, la paga a caro prezzo.