La musica rende liberi. E’ l’assunto sul quale si basa la narrazione di Francesco Lotoro, compositore e pianista barlettano impegnato da anni nella realizzazione del grande progetto della cosiddetta musica concentrazionaria ovvero l’intera letteratura musicale prodotta da musicisti in cattività durante gli eventi più drammatici del Novecento, in primis la Shoah.
Ospite dell’Istituto Salesiano di Barletta presso la chiesa di Santa Lucia, Lotoro ha evidenziato una volta di più il valore della musica ed in particolare quella concentrazionaria.
Coltivare la memoria delle tragedie del 900 è, secondo Lotoro, uno strumento utile a contrastare i fenomeni di antisemitismo che sempre di più si stanno diffondendo anche nel territorio della BAT.
La conferenza di Francesco Lotoro si inserisce nel contesto delle iniziative organizzato dall’istituto Salesiano di Barletta per i giorni della memoria.