La Edil Sa.Mi. è un’azienda sana, gestita da persone perbene”. E’ quanto afferma in una nota lo studio legale Cioce, in riferimento al decreto di amministrazione giudiziaria emesso lo scorso 1 febbraio dal Tribunale di Bari nei confronti della ditta barlettana operante in lavori di costruzione di edifici residenziali con relativo blocco di beni per un valore di 8 milioni di euro.
“Pur nel massimo rispetto della magistratura e delle indagini in corso – affermano i legali- ci preme sottolineare che nessuna accusa viene rivolta ai nostri assistiti, tanto meno in relazione a presunte infiltrazioni mafiose. La misura adottata dal Tribunale di Bari è volta esclusivamente a verificare se vi siano rapporti tra l’amministratore della Edil Sa.Mi. e un soggetto, già sottoposto a misura di prevenzione, legato al nostro cliente solo da un vincolo familiare e privo di alcun ruolo societario o anche solo operativo”. Il soggetto cui la nota fa riferimento è Savino Delvecchio 67enne, pluripregiudicato indicato dalle indagini della locale Direzione Distrettuale Antimafia come facente parte degli organi sociali dell’azienda oltre che legato da vincolo di parentela con il clan “Cannito-Lattanzio” di Barletta.
I legali dello studio Cioce hanno inoltre precisato come l’amministrazione giudiziaria, non si sostanzi in un sequestro ma in un mero controllo, per altro temporaneo, sulla gestione dell’impresa. In conclusione della nota la Edil. Sa.Mi. ha inteso “tranquillizzare gli acquirenti degli immobili, i numerosi dipendenti della società e tutti i suoi fornitori con la certezza che ogni cosa sarà chiarita in breve tempo.