Ancora una fumata nera. Il nodo bollente relativo agli equilibri di bilancio non è stato ancora sbrogliato. Scenari che restano tutti da definire e chiarire, ad Andria, dopo il consiglio comunale andato deserto e il rinvio, all’unanimità, in seconda convocazione, dell’esame sul provvedimento cardine che tiene con il fiato sospeso un’intera città. È stata infatti rimandata, su proposta del centrodestra, la discussione in merito “all’assestamento generale di bilancio e salvaguardia degli equilibri per l’esercizio 2018/2020”.
A dichiarare la volontà della maggioranza di rinviare l’esame del provvedimento, anche alla prima data utile (cioè al 29 agosto), è stato il neo assessore al bilancio, Francesco Lullo. Con la motivazione di garantire ulteriori approfondimenti e consentire anche ai nuovi tre consiglieri eletti (Antonio Nespoli, Andrea Barchetta e Nico Lotito), di esaminare, con cautela e attenzione, il documento oggetto di discussione.
Intervenuto, in merito, anche il consigliere Nino Marmo che si è detto favorevole al rinvio ma che ha auspicato, allo stesso tempo, l’avvio, il prima possibile, del procedimento di riequilibrio finanziario.
Tutto rimandato, dunque. Ma la situazione resta preoccupante con i conti del Comune in rosso e con circa 11milioni di euro di debiti ai quali dover far fronte.
Non sono bastate le riunioni fiume fra gli esponenti del centrodestra, che si sono susseguite, nei giorni scorsi, a far emergere una strategia comune da adottare. La consigliera, Laura Di Pilato non le definisce divisioni interne alla maggioranza ma semplicemente “differenti vedute”.