Prima l’incendio dell’auto di paolo Borea, presidente del consiglio comunale di Orta Nova, poi la bomba fatta esplodere davanti al negozio della sorella Marianna.
Episodio quest’ultimo al quale lo Stato, come auspicava il sindaco Mimmo Lasorsa, ha risposto immediatamente convocando il Comitato per l’Ordine e la sicurezza alla presenza del Prefetto di Foggia, Raffale Grassi. Ma nel piccolo centro che fa parte dei Cinque reali Siti, il clima di tensione di queste ultime settimane potrebbe essere anche diretta conseguenza delle scelte fatte dall’amministrazione comunale in tema di raccolta rifiuti.
Questione sempre molto delicata che in quel territorio, dopo la messa in liquidazione della Sia, ha prodotto più di un’emergenza. Una stretta connessione tra gli attentati e la decisione dell’amministrazione comunale, alla fine di dicembre, di cambiare all’ultimo momento la scelta sulla ditta alla quale affidare il servizio, non è accertata. Anche se il sindaco ammette che gli ultimi accadimenti hanno fatto crescere la preoccupazione in chi amministra.
Ma il primo cittadino ribadisce che quel cambio di rotta, deciso alla fine dello scorso anno, era quasi obbligatorio per non incidere ancor di più sulle tasche dei cittadini con la tassa rifiuti: