Indennizzi, investimenti ma soprattutto ricerca. Sono le tre parole chiave dalle quali dover ripartire per puntare alla rigenerazione olivicola della Puglia, dopo i danni causati dalla xylella.
Ad annunciarlo è stata il ministro delle Politiche Agricole, Teresa Bellanova nel corso della riunione convocata a Roma con le istituzioni e associazioni del territorio per illustrare il Piano straordinario che prevede lo stanziamento del Governo Conte di 300 milioni di euro per veder ricostruito il patrimonio olivicolo pugliese distrutto dal batterio killer della xylella.
Nello specifico, il Ministro Bellanova, assicurando un aumento delle risorse per il rimborso danni ad agricoltori e frantoiani, ha voluto puntare l’attenzione sull’importanza della ricerca (descritta come “la vera e propria chiave di volta nel Piano straordinario per la rigenerazione olivicola della Puglia”). “Se oggi si può sperare nella tenuta di due specie individuate come resistenti alla xylella – ha precisato il Ministro delle Politiche Agricole – è perché si è fatta ricerca”.
A prender parte al tavolo di confronto a Roma, sulla bozza di Piano di riparto dei 300 milioni, anche le associazioni del settore.
Nel corso dell’incontro il presidente di Italia Olivicola, Fabrizio Pini ha così evidenziato la necessità di dare “priorità agli agricoltori, ai frantoiani e alla ricostruzione dell’economia agricola salentina per veder ristorate le aziende del Salento messe in ginocchio dalla xylella”.
Sulla stessa linea anche Coldiretti Puglia che ha chiesto di veder destinati i fondi Cipe principalmente ad “agricoltori e frantoiani che da 6 anni non possono produrre”.
“Abbiamo avanzato l’istanza al Ministro Bellanova – ha dichiarato Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia – di aumentare le risorse da destinare agli olivicoltori con gli interventi compensativi sulle calamità naturali e sulla sottomisura 5.2 del
Psr e di raddoppiare i fondi a disposizione dei frantoi per consentire una adeguata ripartenza”.