Alberi e muri abbattuti, forti mareggiate, nelle zone rurali danni a campi e serre, strade impercorribili e chiuse al traffico. Tutta la Puglia è travolta da violenti raffiche di vento. L’allerta arancione, emanata dalla Protezione Civile per domenica, è stata infatti estesa anche alla giornata dell’Epifania.
I venti di burrasca a 100 chilometri orari stanno così sferzando tutta la regione. Dal barese al salento, passando per il tarantino si contano già i danni con alberi abbattuti. Interrotti poi nella giornata di domenica i collegamenti con le Isole Tremiti.
A Bari in corso Vittorio Emanuele sono caduti dei pezzi di vetro da una finestra. Mentre in via Spalato tra via Dalmazia e il lungomare è stato chiuso un isolato a causa di una lampada della pubblica illuminazione che risulta pericolante.
Le forti raffiche di vento di burrasca hanno creato disagi anche a Barletta dove è stata emanata una ordinanza di divieto di transito lungo la strada delle Salinelle: cumuli di sabbia, fra l’ultimo lido della litoranea di Ponente e l’incrocio con la strada del Pantaniello, l’hanno resa di fatto pericolosa e impercorribile.
Anche a Taranto è emergenza: sono stati oltre 100 gli interventi di aiuto chiesti ai vigili del fuoco nella sola giornata di domenica. Mentre il Comune ha disposto la chiusura di alcuni parchi pubblici.
A Lecce, sempre nella giornata di ieri, sono state chiuse al traffico strade per la messa in sicurezza di alberi e altre vie per la caduta di calcinacci da alcuni balconi.
Cresce la preoccupazione anche per il mondo agricolo. A lanciare l’allarme è stato il Presidente di Coldiretti Puglia. “Dopo alcuni giorni di clima quasi primaverile – ha dichiarato Savino Muraglia – le temperature si sono abbassate bruscamente, creando shock termici continui che non giovano alle produzioni in campo, mentre il vento forte sferza alberi, serre e strutture. Sono disastrosi – ha continuato il Presidente di Coldiretti Puglia – gli effetti sui campi della tropicalizzazione del clima che azzera in pochi attimi gli sforzi degli agricoltori che perdono produzione e al contempo subiscono l’aumento dei costi a causa delle necessarie risemine, ulteriori lavorazioni, acquisto di piantine e sementi e utilizzo aggiuntivo di macchinari e carburante. Gli imprenditori – ha concluso Muraglia – si trovano ad affrontare fenomeni controversi, dove in poche ore si alternano eccezionali ondate di maltempo a siccità perdurante”.