Una tonnellata di pesce sequestrato, 13 sanzioni amministrative e 20mila euro di sanzioni comminate alle attività commerciali controllate nella sesta provincia pugliese.
È l’esito dell’operazione nazionale “Mercato globale” condotta dalla Guardia Costiera e capitaneria di porto, anche nella Bat, nell’ottica di promuovere la vigilanza sulla filiera ittica. Con l’obiettivo di verificare la correttezza delle attività commerciali che operano all’ingrosso e al dettaglio, tutelare il prodotto ittico nazionale e contrastare il fenomeno dei “mercati paralleli”. Con il fine di salvaguardare sempre il consumatore.
Nello specifico i militari della Guardia Costiera di Barletta e dei dipendenti Uffici marittimi di Margherita di Savoia, Trani e Bisceglie, hanno portato a termine i controlli, disponendo 15 sanzioni amministrative ed eseguendo 13 sequestri amministrativi, per un totale di circa 20mila euro di sanzioni comminate e di una tonnellata di pesce sequestrato.
E a parlare dei possibili pericoli e rischi per la salute dei cittadini connessi sempre alle scorrettezze commesse nel settore ittico, è stato anche Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia che ha lanciato l’allarme dichiarando: “Occhio all’origine del pesce acquistato”.
Muraglia ha infatti voluto evidenziare, a festività in corso, come in Puglia il consumo di pesce locale sia il più basso di Italia. Denunciando allo stesso tempo come molto spesso il pesce asiatico venga spacciato per nostrano.
“Tra i trucchi nel piatto più diffusi in Italia – ha evidenziato Coldiretti Impresapesca – ci sono il polpo del Vietnam spacciato per italiano, lo squalo smeriglio venduto come pesce spada, il pesce ghiaccio al posto del bianchetto, il pagro invece del
dentice rosa o le vongole turche e i gamberetti targati Cina, Argentina o Vietnam, dove peraltro è permesso un trattamento con antibiotici che in Europa sono vietatissimi in quanto pericolosi per la salute”.