La tradizione del presepe è stata rispettata. Per il secondo anno consecutivo a Trinitapoli, un intero quartiere (quello del centro storico che fa capo alla parrocchia di Santo Stefano) si trasforma in una piccola Betlemme con la riproposizione di luoghi e personaggi della Natività.
E’ il presepe vivente organizzato, in sinergia dall’associazione “Trinitapoli in festa”, la parrocchia di Santo Stefano e l’associazione “Trinitapoli in moto”. Un’idea che diventa realtà dopo un mese di preparazione per la scelta dei figuranti (sono 110 quelli impegnati nei giorni in cui bisogna andare in scena), la realizzazione degli abiti (creati dalle tante signore appartenenti alle associazioni di volontariato trinitapolesi) e la creazione dei luoghi (la capanna nella quale ci sono San Giuseppe, la Madonna e Gesù bambino è stata foderata di teli colorati).
L’atmosfera del Natale si respira a pieno attraversando i vicoli del centro storico, ascoltando l’esibizione del coro polifonico della Chiesa dell’Addolorata, ma anche facendo festa con le scuole di ballo cittadine Passion Dance e Kinderballet e le loro esibizioni sempre a tema.
Così come a tema sono le degustazioni di prodotti tipici nei mercati che fanno da cornice al presepe vivente: cartellate e frittelle dominano su tutti, come nella migliore tradizione di queste feste. Per il presidente dell’associazione Trinitapoli in Festa, Giovanni Landriscina, questa seconda edizione del presepe vivente è la conferma di un successo figlio della sinergia di tutti: