Mai trasferimento ha provocato così tanto clamore e polemiche. La decisione del presidente della Provincia Bat, Bernardo Lodispoto, di spostare gli uffici dell’Ente da Andria a Barletta, ufficialmente per effettuare i lunghi lavori di consolidamento (stando alle parole del comunicato ufficiale) che stanno cercando di preservare la parte che si affaccia sulla dolina di Santa Margherita, ha provocato la protesta degli esponenti politici andriesi. Che in quel trasferimento, seppure momentaneo, da Andria a Barletta, ci vedono un vero e proprio scippo per la città che è cocapoluogo della Bat. Il presidente della Provincia assicura che quando saranno terminati i lavori, a settembre del prossimo anno, i dipendenti torneranno ad Andria. Nel frattempo, però, ci si sposta a Barletta e c’è chi parla di scippo.
Lo dice chiaramente l’ex consigliere comunale Laura Di Pilato che chiede al presidente Lodispoto ti tornare sui suoi passi: “Non credo che in tutta la provincia non ci siano stanze che possano accogliere i dipendenti: utilizzare dei locali che già gravano sulla provincia perché paga l’affitto sarebbe una soluzione più che ragionevole. Paghiamo per la sede dell’Ipsia (13mila metri quadri non utilizzati) 115mila euro mensili” commenta la Di Pilato. Il trasferimento, seppur temporaneo, a Barletta farebbe cadere il carattere policentrico della provincia Bat, aggiunge l’ex sindaco di Andria, Vincenzo Caldarone. Si torna ai tempi antichi scatenando un inutile guerra tra città. Per questo, spiega Caldarone, chiediamo di stoppare questo tentativo di svuotare la provincia policentrica. Anche se le proteste del mondo politico andriese (che, è bene ricordare, non ha votato per l’elezione di Lodispoto a presidente della Bat), resteranno lettera morta.
Il servizio di TrNews.