Una foto contestata etichettata come “irrispettosa” nei confronti delle 23 vittime dell’incidente ferroviario del 12 luglio del 2016 e dei commenti ritenuti inopportuni e non veritieri. Le famiglie che hanno perso i loro cari nello scontro tra i due convogli sul binario unico della tratta Andria-Corato, si sono scagliati contro il consigliere regionale, Mario Conca e la senatrice Bruna Piarulli che nei giorni si sono fatti ritrarre in compagnia dell’ingegnere Massimo Nitti, direttore generale di Ferrotramviaria, imputato nel processo sull’incidente ferroviario.
L’incontro fra i tre è avvenuto sabato a Corato per fare il punto sulla nuova stazione (già pronta ma bloccata dalla burocrazia, denunciano i pentastellati), realizzata in corrispondenza dell’ospedale cittadino.
Ma a finire sotto la lente dei riflettori, sui social, è stato lo scatto di Conca e Piarulli insieme all’ingegnere Nitti. “Evitare di farsi fotografare con chi è imputato nel processo sul disastro, sarebbe un atto di rispetto per le 23 vittime”, ha commentato Daniela Castellano di Astip (associazione strage treni in Puglia). Non solo. Il consigliere regionale, Mario Conca, con un post su Facebook ha individuato nella citata “maledetta burocrazia” la causa delle morti innocenti. Immediata la replica di Astip: “Vorremmo ricordare che grazie a quel 12 luglio del 2016 e ai 23 ‘morti innocenti’, si è fatto luce su un problema quale la sicurezza (del quale solo Ferrotramviaria era a conoscenza con i ben 20 mancati incidenti) – si legge sulla pagina Facebook dell’associazione- I nostri cari non sono morti per la lenta burocrazia ma per la mancata messa in sicurezza del binario unico”.
Il servizio di TrNews.