Sono pronti a manifestare gli infermieri precari delle Asl di Bari e della Bat, contro il rischio di non vedersi rinnovati i contratti entro il 31 ottobre prossimo con la conseguenza che non potranno completare i 36 mesi previsti dalla legge Madia per la loro stabilizzazione. Una platea di poco meno di cinquecento infermieri, che hanno annunciato due sit in di protesta: domani un centinaio potrebbero manifestare davanti alla sede della Asl Bat ad Andria, mentre è già in calendario per martedì 25 settembre la manifestazione indetta da alcune sigle sindacali, con gli infermieri precari (sono 270) della Asl Bari.
La posizione proprio di questi ultimi è chiara: l’azienda sanitaria quasi certamente non rinnoverà i contratti ai precari con la beffa, per centinaia di loro di veder sfumare ad un passo dalla stabilizzazione la possibilità che la stessa venga applicata. La direzione della Asl Bat, invece, non si sarebbe ancora espressa sul centinaio di infermieri precari attualmente in servizio nelle strutture ospedaliere: un silenzio che preoccupa i diretti interessati e che ha lasciato senza risposta anche la richiesta di confronto da parte del sindacato Nursing up, che dalla metà del mese di agosto ha sollecitato la direzione della Asl a discutere sul futuro dei precari.
Intanto si è scatenata quella che proprio i sindacati definiscono una guerra tra ultimi e penultimi: perché contro l’eventuale proroga dei contratti per i precari si sono schierati un centinaio di infermieri stabilizzandi nella Asl Bari, quelli che hanno superato il maxi concorso emanato dalla Regione Puglia per l’assunzione a tempo indeterminato. Sullo sfondo resta l’appello del presidente dell’ordine della professioni infermieristiche della provincia di Bari, Saverio Andreula, sul fabbisogno di infermieri nella sanità pugliese: i dati nazionali parlano di un vuoto di almeno quattromila unità, anche se stando ai parametri della Regione (e alla luce del piano di riordino ospedaliero) in Puglia gli infermieri sarebbero addirittura troppi.