Un’immagine di tenerezza e amore materno.
Era il 2 ottobre del 1188 quanto i crociati di ritorno dalla Terra Santa portarono a Molfetta una preziosa icona raffigurante la Madonna con il Piccolo Gesù tra le braccia.
Una presenza celeste questa che baciò la cittadina pugliese di miracoli innumerevoli tanto da richiedere la costruzione di una Basilica.
Una figura a cui poi fu attribuito il nome di “ Madonna dei Martiri” in memoria dei tanti crociati martiri seppelliti nei pressi della Chiesa.
Un legame, tra la città di Molfetta e l’icona della Vergine, rafforzatosi nel tempo.
E nel 1951 papa Pio XII proclamò la Madonna dei Martiri compatrona della città.
Una devozione che si ripete l’8 settembre di ogni anno, data questa in cui al culmine delle celebrazioni, la statua, scolpita poi da un artista napoletano, viene trasportata per mare in processione sino alla banchina del porto.
In preparazione della giornata a Lei dedicata, la città di Molfetta tributa il Dio della Vita.
Una novena di fatti a cadenzare i nove giorni di attesa.
9 le intenzioni di preghiera, 9 le fiaccolate, 9 le processioni dell’icona trasportata dalle donne dei quartiere, un percorso che conduce il popolo della fede tra le braccia amorevoli della Madonna dei Martiri.
Un cammino comunitario verso l’8 settembre, anticipato da un evento cristiano unico, un momento che suggella l’amore a Maria.