La sconfitta di Fasano ha scoperchiato il calderone del Foggia. Amantino Mancini si è dimesso all’indomani del primo ko in campionato, lasciando i satanelli senza una guida tecnica a girone H di Serie D appena cominciato.
Divergenze di natura tecnica alla base della sua decisione. L’ex calciatore della Roma, che a Foggia ha inaugurato la sua carriera da allenatore, ha lasciato la panchina rossonera perché impossibilitato a mettere in pratica la sua idea di calcio. Il tecnico ha rilasciato importanti dichiarazioni dopo il suo addio, puntando l’attenzione sulle vedute opposte rispetto alla dirigenza presieduta da Felleca.
I pochi giorni da allenatore, però, hanno permesso a Mancini di conoscere da vicino il calore del tifo foggiano. Sincera l’ammirazione nei confronti della tifoseria, a cui augura un pronto ritorno nel calcio che conta. Il brasiliano, che probabilmente ha preso una decisione avventata sposando come prima avventura in panchina un progetto post-fallimento, potrebbe essere sostituito da una figura interna: l’attuale direttore generale del Foggia è Ninni Corda, ex tecnico che ha già allenato in Puglia e che, a seguito della sconfitta di Fasano, aveva ordinato un allenamento punitivo fissato per lunedì mattina alle 6:00. Allenatore del Barletta nel 2015, potrebbe sedersi sulla panchina rossonera già dalle prossime ore.
Il tema allenatori è tra i più roventi dopo le prime settimane di calcio giocato. Giorgio Roselli non è più il tecnico del Monopoli: fatale la sconfitta di Pagani, arrivata dopo una prestazione al di sotto delle aspettative. Al suo posto Giuseppe Scienza, che torna alla guida dei biancoverdi a pochi mesi dal precedente addio.
Da due saluti ufficiali a due allenatori a forte rischio. Giovanni Cornacchini è più che mai sulla graticola. Il tecnico del Bari, mai digerito dalla piazza biancorossa, potrebbe salutare la panchina del San Nicola dopo la sconfitta casalinga contro la Viterbese, che ha fatto seguito ad una vittoria senza entusiasmare contro la Sicula Leonzio. Nonostante la piena fiducia che la società ha riposto in lui fin dopo la promozione in Serie C, gli scenari potrebbero drasticamente cambiare nella settimana che precede la trasferta di Rieti.
Ancora in bilico anche Nicola Ragno. Il tecnico del Taranto ha cominciato il suo cammino nel girone H di Serie D con una sconfitta casalinga contro il Brindisi, mai vittorioso allo “Iacovone” nelle precedenti 14 sfide con gli ionici. La società rossoblù aveva diramato un comunicato nel weekend, prima del derby, in cui si dava per saldo il ruolo di Ragno e si invitava a non destabilizzare l’ambiente. Il clima rimane teso, soprattutto in vista del prossimo match in casa del Casarano: dall’altra parte ci sarà Pasquale De Candia, storico ex collaboratore di Ragno, con il quale ha costruito una parte della sua carriera e i primi successi in panchina.