Una marcia silenziosa, un fiume di gente che, idealmente, si è stretta attorno al dolore della famiglia di Nicola Pizzi, esorcizzando una tragedia.
Quella che martedì ha scosso l’intera comunità salinara: l’omicidio del 53enne Nicola Pizzi, colpito a morte con una coltellata alla gola dalla sua ex moglie, Maria Ripalta Montinaro di 48 anni. Giovedì sera, più di un migliaio di persone, hanno attraversato in silenzio il centro della città: una fiaccola che è partita dalla chiesa dell’Addolorata e si è conclusa davanti a quella del Santissimo Salvatore, facendo tappa davanti al luogo della tragedia. Quella fioriera in via Frontino, ricoperto di candele e mazzi di fiori. Qui è caduto, secondo le testimonianze, Nicola Pizzi e nello stesso luogo è stato vissuto il momento di preghiera più inteso della serata, con il dolore inconsolabili dei familiari della vittima. Il silenzio che ha accompagnato la fiaccolata è lo stesso chiesto da don Matteo Martire, parroco del Santissimo Salvatore, alla comunità salinara.
Sul fronte delle inchiesta, si attende l’esito dell’autopsia sul corpo di Nicola Pizzi, per accertare se sia stata letale la coltellata alla gola. Solo dopo l’esame autoptico il magistrato potrà autorizzare la celebrazione del funerale.