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Una Società ambientale Nord barese che dovrebbe servire cinque comuni dell’Aro1, cioè, Corato, Ruvo, Terlizzi, Molfetta e Bitonto. Ma che dal 2014 non accende ancora i motori.

I perché sono veramente tanti, tecnici e derivano, soprattutto, da chi non è stato in grado di partorire l’azienda come un organismo vivo. Al momento i consigli comunali di Terlizzi, Ruvo e Bitonto hanno deciso di aderire e ricapitalizzare – per la seconda volta – la Sanb, restano in stallo gli altri due che, avendo società in “house” sono le più interessate a comprendere quel che potrebbe accadere dopo la decisione.

Molfetta, non si è ancora espressa e attende il parere delle commissioni consigliari del segretario generale e dei revisori dei conti. Intanto, il liquidatore – in attesa delle due delibere mancanti – ha deciso di rinviare al 30 settembre, l’assemblea straordinaria per la revoca della liquidazione e la ricapitalizzazione della Sanb.

La “fretta”, però, è data anche da un finanziamento regionale da quasi 900 mila euro che scadrebbe a breve.

“La premialità della regione è una solidarietà per gli altri comuni, ma non è che questa premialità debba far stracciare i procedimenti amministrativi”.

Dubbi legittimi e che arrivano anche dall’opposizione politica di Bitonto che, durante il consiglio comunale, ha evidenziato come “manchi un piano industriale della Sanb” e  l’Asv – la partecipata che attualmente svolge il servizio – è stata fatta fallire, per colpa “delle inadempienze dell’amministrazione”.

“La conclusione dei Revisori – sottolinea però il sindaco Abbaticchio – è indotta da una lettura statica della situazione, senza il supporto di ulteriore approfondimento che porterebbero ad economie di scala e ad una riduzione dei costi del servizio per i cittadini”.

Se la situazione non si dovesse sbloccare, sarà lo stesso commissario straordinario dell’Aro – Gianfranco Grandaliano – a prendere una decisione assieme al liquidatore Roberto Toscano.