francesi saline

La preoccupazione del sindacato, il rammarico di parte del mondo politico: non sono mancate le reazioni alla notizia, anticipata dal quotidiano economico “Il Sole 24 ore” dell’acquisizione delle saline di Margherita di Savoia da parte del gruppo francese Salins.

Non una cessione dell’azienda, quella che dovrebbe completarsi entro il prossimo mese di ottobre, ma l’acqusizione da parte del gruppo francese del credito vantato da Monte dei Paschi di Siena nei confronti di Atisale, la società che gestisce le saline di Margherita di Savoia ma anche quelle di Sant’Antioco in Sardegna e Volterra in Toscana. La Flai Cgil nazionale e territoriale chiede un piano industriale che contempli la messa in sicurezza degli impianti, il loro ammodernamento e soprattutto la tutela degli attuali livelli occupazionali (a Margheriota di Savoia sono 160 le persone impiegate tra stabilimenti e uffici amministrativi).

Ci aspettiamo nei prossimi giorni una convocazione urgente per definire quanto sopra richiesto” aggiungo i rappresentanti della Flai Cgil che ricordano le tappe di questa vicenda. Già a dicembre dello scorso anno è stata ufficializzata la cessione del credito detenuto da Monte dei Paschi di Siena ai francesi di Salins, ma ad oggi non è stato presentato un piano industriale credibile.

Dal mondo politico a parlare è il consigliere regionale di Direzione Italia, Francesco Ventola: “L’acquisizione della francese Salins non è avvenuta improvvisamente – sottolinea Ventola -. Si sapeva dell’interesse del colosso del sale d’Oltralpe e sinceramente speravo che il Presidente della Puglia, Michele Emiliano, facesse pressioni sul premier, Giuseppe Conte, sul Ministro allo Sviluppo Economico, Luigi Di Maio e sul Ministro del Sud, Barbara Lezzi, per evitare che i francesi comprassero all’asta del Monte dei Paschi di Siena i debiti deteriorati che Atisale aveva accumulato. Ci piacerebbe sapere, si chiede Ventola, se sono stati interpellati prima che ci fosse l’asta, cosa accadrà ora agli oltre 150 lavoratori e alla concessione demaniale è valida fino al 2029.