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Sono stati bloccati e trattenuti dalla polizia aeroportuale egiziana al loro arrivo ieri a Sharm El Sheik, dove erano andati in vacanza con i loro amici: è la disavventura che stanno vivendo due transessuali baresi, Cosimo ‘Loredana’ Corallo di 43 anni e Michele ‘Mikela’ Sannicandro, di 45 anni, sottoposti a fermo provvisorio e in attesa di essere rimpatriati in Italia, perché le autorità egiziane non ritengono validi i loro documenti.

Ma gli amici dei due transessuali parlano di visto negato per il loro orientamento sessuale. “Mia sorella è stata fermata in aeroporto – racconta all’ANSA Ivana Sannicandro -, la motivazione è che pensano che i documenti non corrispondano a lei, a loro. Non sono documenti falsi, ma pensano non siano loro in quanto trans”.

“Le hanno prelevate dalla fila e condotte in un ufficio” dello scalo, e noi “abbiamo chiamato il consolato italiano al Cairo, ma la risposta è negativa: verranno imbarcate al primo volo disponibile, come se fossero terroristi, come se fossero infettate… questo è razzismo”. Così, sulla sua pagina Fb, uno dei due amici dei due trans. La famiglia di Mikaela Sannicandro non ha sue notizie da ieri, alle 15, dopo che la giovane si è presentata al desk del controllo dei documenti dell’aeroporto di Sharm El Sheik.

A bloccare il suo ingresso e quello di Loredana Corallo i documenti di entrambe che, con molta probabilità, le autorità del luogo non ritengono validi in quanto entrambe transessuali. Ad avvertire le famiglie sono stati due amici in vacanza con loro che poi hanno proseguito il viaggio giungendo a destinazione. Famiglie che non hanno ancora notizie delle ragazze, che lavorano nell’ambito della ristorazione a Bitonto.

Il loro rientro in Italia potrebbe avvenire con il primo volo disponibile, ma a riguardo non trapela alcuna notizia ufficiale. Dal Ministero degli Affari Esteri fanno sapere che “l’Ambasciata d’Italia al Cairo, in stretto d’accordo con la Farnesina, si è immediatamente attivata ed è in contatto con le autorità locali e le connazionali, bloccate all’aeroporto di Sharm El Sheik, per prestare loro ogni possibile assistenza e agevolarne il rientro in Italia”.