Le saline di Margherita di Savoia passano nelle mani dei francesi. L’ingresso ufficiale del gruppo “Salins” è previsto tra settembre e ottobre. A parlarne è anche “Il Sole 24 ore” nelle pagine nazionali.
L’intesa con Monte dei Paschi di Siena è stata raggiunta sulla base di 5 milioni e 400mila euro. All’asta per l’aggiudicazione dei crediti vantati dall’istituto, si erano presentati anche Salapia insieme ad imprenditori locali (già soci di minoranza di Atisale), che avevano offerto 5 milioni e 600mila euro. Ma alla fine la scelta di Monte dei Paschi di Siena è ricaduta sui francesi, gruppo leader mondiale nel settore che nel 1981 ha acquisito la Compagnia Italiana Sali (Cis), con sede in provincia di Rovigo.
L’ingresso di “Salins” è avvenuto quindi non per acquisizione diretta delle quote ma di un debito che Atisale aveva maturato nei confronti dell’istituto di credito.
Il top management francese si è recato a Margherita di Savoia, visitando quelle che sono le saline più grandi d’Europa, una decina di giorni fa, incontrando anche i rappresentanti dei lavoratori. Insieme hanno visitato gli stabilimenti. Adesso si attende solo l’entrata ufficiale del gruppo che dovrebbe avvenire tra settembre e ottobre.
“Salins”, l’unica grande realtà a far uso di tre tecnologie di produzione (solare, termica e mineraria), ha impianti industriali non solo in Italia e in Francia ma anche in Spagna, in Senegal e in Tunisia. È in vita da 150 anni ha 1.500 dipendenti e produce 4milioni di tonnellate di sale.
Mentre Atisale spa ha 160 lavoratori assunti ed è in concordato preventivo da diversi anni. La società, che avrebbe maturato debiti anche con i Comuni per l’Ici non versata, avrebbe assicurato una produzione di 700mila tonnellate tra gli stabilimenti di Margherita di Savoia e di Sant’Antioco in Sardegna.
La vicenda del futuro delle saline ha tenuto, per mesi, con il fiato sospeso i lavoratori. A scendere in campo più volte è stato il consigliere regionale del Pd, Ruggiero Mennea che proprio qualche giorno fa ha annunciato la convocazione, per i primi di settembre, di un’audizione, in commissione regionale Attività produttive. Per un incontro fortemente voluto per sciogliere, una volta per tutte, ogni dubbio sul futuro delle saline di Margherita di Savoia.