Il governatore della Puglia, Michele Emiliano, terrà per sé la delega all’Agricoltura dopo le dimissioni di Leonardo Di Gioia dei giorni scorsi. Si mette, così, fine alla lunga discussione e alle voci che sono circolate in questi giorni tra i corridoi della Regione.
L’assessorato sarebbe stato proposto a Donato Pentassuglia – dell’associazione “C-entra il futuro”, già assessore alla Sanità della Regione nella passata legislatura.
Ma il nome di Pentassuglia non era l’unico. Era stata avanzata, da più parti, l’ipotesi di un ingresso da parte dell’esponente Pd Elena Gentile che, proprio nel corso della trasmissione di Teleregione “Fuori dal Coro”, ha escluso qualsiasi possibilità giudicando come “incompatibile” l’incarico. Ciò, viste le critiche rivolte all’operato di Emiliano.
Una proposta era stata avanzata anche dal consigliere regionale di Direzione Italia, Francesco Ventola. Questi auspicava l’ingresso di un uomo proveniente dalla Bat, sesta provincia pugliese. Territorio, a detta di Ventola, completamente “trascurato e dimenticato” dal Governatore.
Il professor Gialcuca Nardone, invece, manterrà l’incarico di direttore di dipartimento agricoltura. Mentre Luca Limongelli – dirigente del servizio attuazione dei programmi comunitari per l’agricoltura e la pesca – ha detto di voler ritirare la domanda di pensionamento. È proprio con questi due dirigenti che Emiliano vorrebbe riorganizzare l’assessorato all’agricoltura.
Intanto, Emiliano – svolgendo già le sue funzioni – ha presieduto due riunioni con le organizzazioni agricole per attuare la proroga delle rate dagli istituti bancari per le aziende danneggiate dalle gelate del 2018.