Dall’intervento contro il lavoro nero e il caporalato, alle norme a sostegno dell’informazione e della comunicazione passando per le disposizioni per la prevenzione e contrasto dei fenomeni di bullismo e cyberbullismo.
Sono solo alcune delle 68 leggi regionali che sono state approvate nel 2018. Sono i numeri e i dati contenuti all’interno del Rapporto sulla legislazione e le attività dell’Assemblea legislativa pugliese. A darne notizia è stato il presidente del Consiglio regionale, Mario Loizzo.
Cinque le sezioni analizzate (iniziativa legislativa, produzione, indirizzo e controllo, regolamenti, contenzioso costituzionale), per un elaborato che ha preso in esame l’operato del Consiglio regionale nel suo complesso, dei consiglieri e delle strutture.
Il 2018 è stato così tradotto in numeri: i regolamenti approvati, nell’anno passato, sono stati 19, il tasso di definizione degli ordini del giorno si è attestato all’80%. Due le interpellanze e 146 le interrogazioni discusse delle 413 proposte.
In totale sono state, invece, 68 le leggi regionali approvate che sono state analizzate per settore. Riguardano, per il 14% la tutela della salute, seconda materia prevalente dopo quella della finanza regionale, che ha visto adottate 23 leggi, pari al 34% del totale.
Sono state poi 21 le norme riguardanti i servizi alla persona e alla comunità, 15 le leggi per lo sviluppo economico e attività produttive, 5 norme per territorio, ambiente, infrastrutture, una legge di ordinamento istituzionale, oltre a 3 norme multisettore.
“Delle 68 nuove leggi regionali approvate – è stato sottolineato in una nota – 43 erano state proposte dalla Giunta regionale, 24 da Consiglio, una era d’iniziativa mista”.