Sul numero unico europeo per la gestione delle chiamate di soccorso è polemica a distanza tra il consigliere regionale del Movimento Cinque Stelle, Mario Conca e il presidente del comitato permanente della Protezione civile pugliese, Ruggiero Mennea, esponente della maggioranza in consiglio regionale.
Il motivo del contendere gira attorno ai tempi di adozione del provvedimento: a giudizio di Conca, la Giunta regionale avrebbe potuto rendere operativo il numero unico europeo 112 per il soccorso, già dal 2016 se solo avesse dato seguito alla mozione presentata dai Cinque Stelle: invece sono trascorsi altri tre anni ed è solo di pochi giorni fa, aggiunge Conca, la notizia del Tavolo attivato al Viminale per la firma del protocollo d’intesa tra Regione e Ministero propedeutico all’attivazione del numero unico. Come sempre, conclude Conca, arriviamo in ritardo rispetto ad altre Regioni dove il 112 per le emergenze è già realtà quindi non c’è nulla da festeggiare come invece fa il consigliere Mennea. Che all’esponente dei Cinque Stelle replica in maniera netta: “Nessuno esulta di fronte a un atto che merita tutta la serietà del caso. Il consigliere Conca dovrebbe essere soddisfatto per il fatto che si dia attuazione anche a una sua richiesta. Ma già da tempo sia il comitato permanente che la sezione regionale di Protezione civile stavano lavorando, con il vicepresidente Nunziante, per elaborare un sistema innovativo ed efficace finalizzato all’attivazione del numero unico di emergenza europeo 112”. Nessuna lungaggine, aggiunge Mennea, ma solo le dinamiche dei processi di governo che, secondo l’esponente del Partito democratico, Conca non è abituato a comprendere visto che ha come modello di riferimento quello del Governo nazionale che sta facendo cadere l’Italia in un baratro senza fine.