Ha risposto ad Arcelor Mittal, ribadendo ancora una volta la posizione del Governo ed evidenziando come nel contratto siglato per la cessione dell’ex Ilva, non fosse stata prevista l’immunità penale. Ha preteso chiarimenti sul nodo cassa integrazione per 1300 dipendenti. E ha annunciato, allo stesso tempo, la convocazione di un tavolo ad hoc sulla questione bonifiche.
Sono i tre fronti sui quali il vicepremier Luigi Di Maio, si è soffermato, nella giornata nella quale è stato celebrato, a Taranto, il tavolo del contratto istituzionale di sviluppo.
In Prefettura, insieme ai ministri Alberto Bonisoli, Sergio Costa, Giulia Grillo, Barbara Lezzi ed Elisabetta Trenta, il vicepremier Di Maio ha così ribadito la posizione del Governo, non intendendo fare un passo indietro rispetto alla questione immunità penale. Arcelor Mittal, nei giorni scorsi aveva espresso preoccupazione e aveva fatto appello al mantenimento delle tutele legali “per evitare di incorrere in responsabilità che gli attuali gestori non hanno causato”.
Ma per il Ministro dello Sviluppo economico se l’azienda dovesse continuare a dimostrare di mantenere gli impegni, non avrebbe nulla da temere.
Intanto l’impegno annunciato da Di Maio è anche sul fronte delle bonifiche.