“La gente di Foggia attende da 20 anni nei container che si realizzino case popolari, stiamo vivendo un’emergenza abitativa ormai insostenibile”. “Quella di Landella è una sceneggiata, la Regione Puglia sarà pronta come sempre a fare la sua parte“. Landella attacca, Emliano risponde e sull’emergenza abitativa a Foggia è scontro tra il primo cittadino del capoluogo dauno ed il presidente della Regione Puglia.
E’ stata una giornata calda quella odierna, caratterizzata dalla manifestazione guidata proprio da Landella che alla guida di un centinaio di persone ha protestato davanti alla sede del consiglio regionale contro quella che a suo dire è stata una presa in giro ventennale nei confronti della città di Foggia. “In questi ultimi anni- ha attaccato Landella- abbiamo fatto conferenze di servizio dove ci avevano garantito la realizzazione dell’housing sociale ma in realtà sono 20 anni che a Foggia l’Arca (Agenzia regionale per la casa e l’abitare) non realizza case popolari. Vogliamo che la Regione svolga il proprio ruolo e metta a disposizione le somme per realizzare immobili per la povera gente di Foggia”.
Dura è stata la risposta di Emiliano che ha parlato di ricatto del comune nei confronti della Regione, un ricatto mosso agitando il disagio dei cittadini dimenticando però che- ha affermato il governatore- il problema delle case containers a Foggia sarebbe già stato risolto se il comune avesse rispettato i cronoprogrammi delle attività relative agli accordi sull’housing sociale che lo stesso Comune di Foggia aveva già stipulato nel 2010 con i privati”. Landella – ha evidenziato Emiliano – oggi viene a chiedere degli accordi di programma con privati in deroga al piano regolatore, quando gli accordi di programma stipulati nel 2010 lui non li ha neanche completati. Con la scusa dell’emergenza abitativa, vuole costruire in deroga altre case, quando a Foggia ci sono migliaia di vani vuoti già costruiti in passato, distruggendo l’urbanistica della città“
Oltre che dalla manifestazione guidata dal sindaco di Foggia la giornata è stata caratterizzata anche dalle proteste dei lavoratori di Mercatone Uno per la cui vertenza il consiglio regionale ha chiesto al Ministero dello Sviluppo Economico l’attivazione di un tavolo permanente, dei disabili gravi per l’assegno di cura e dei dipendenti della Regione per le politiche occupazionali. Per questo motivo il gruppo di Direzione Italia nel Consiglio regionale della Puglia in una nota del capogruppo Ignazio Zullo e dei consiglieri Francesco Ventola, Luigi Manca e Renato Perrini non ha mancato di rimarcare come con gente stremata che manifesta ore e ore sotto il sole, all’interno dell’aula consiliare i lavori si siano aperti con i banchi del governo con Presente solo l’assessore Leo Di Gioia. A dimostrazione – secondo il gruppo di Direzione Italia – dell’interesse che questa Giunta con il suo presidente ha nei confronti dei bisogni dei pugliesi”.