Progetti rivelatisi sbagliati, inaugurazioni fantasma, lunghe pause nei lavori ed un cantiere aperto ormai da 4 anni perchè, come candidamente ammesso dal presidente del CONI Puglia Elio Sannicandro “sono stati commessi degli errori”. La conferenza di servizio andata in scena nella mattinata odierna rappresenta solo l’ennesima tappa di questa vera e propria Odissea iniziata nel luglio 2015 data nella quale la ditta campana CMS iniziò i lavori per l’installazione dei tubolari metallici sulle vecchie strutture in cemento armato. Il progetto del CONI servizi finanziato con fondi FESR per un totale di circa 3 milioni di euro si rivelò però sbagliato e dopo verifiche di staticità ci si accorse che le vecchie strutture erano ammalorate ed andavano demolite.
Questo primo intoppo ha allungato notevolmente i tempi del cantiere senza però impedire l’inaugurazione della nuova pista di atletica avvenuta nel novembre 2017 in seguito ad un intervento del CONI ed alla presenza dell’allora ministro dello sport Luca Lotti oltre che del numero 1 del comitato olimpico Giovanni Malagò. Quella giornata diede l’impressione di poter essere una svolta ed invece nonostante l’impegno del ministro di concludere in tempi brevi i lavori per arrivare alla consegna dell’impianto, solo nel gennaio 2019 hanno preso il via i tanto attesi lavori di demolizione delle strutture ammalorate.
Nel mentre, viste le lungaggini burocratiche per la realizzazione del progetto utile all’apertura totale dello stadio, si è arrivati all’idea di una apertura parziale, idea verso la quale Sannicandro ha mostrato la sua disponibilità senza però chiarire i tempi di realizzazione e di chiusura di una storia davvero infinita.