Missione compiuta, adesso si può far festa. Quattro anni dopo il fallimento il Brindisi può festeggiare, la scalata è terminata e la serie D ora è realtà. Ai messapici di mister Oliveri dopo la vittoria per 1-0 dell’andata al “Fanuzzi” è bastato l’1-1 sul campo dell’Agropoli nella finale dei play-off nazionali di Eccellenza per coronare la propria cavalcata e conquistare il tanto agognato ritorno nel massimo campionato dilettantistico nazionale.
L’avvio della gara è caratterizzato dal gran caldo e da ritmi blandi. Il primo a farsi vedere è Procida al minuto 7′, il tentativo dell’esterno brindisino termina fuori bersaglio. Ancora Procida poco dopo la mezz’ora impensierisce il numero 1 di un Agropoli che non riesce ad entrare in partita. Al 42′ Brindisi in 10: ingenuità di Iiaia che già ammonito colpisce un avversario e lascia in 10 i suoi. A riposo si va sullo 0-0.
Dopo un’ora di stop dovuta ad un malore occorso ad un tifoso brindisino putroppo poi deceduto, le squadre tornano in campo per la ripresa. L’avvio del secondo tempo è per il Brindisi il migliore possibile: punizione di Quarta, zampata di Pignataro e 0-1 per la gioia dei 1500 supporters arrivati in Campania. Il vantaggio messapico dura poco, al 53′ Natiello non fallisce dal dischetto per l’immediato 1-1 Agropoli. Rimesso immediatamente in equilibrio il risultato la squadra di casa spinge e manca il 2-1 al 61′ con D’Attilio la cui conclusione ravvicinata viene deviata in corner. Con il passare dei minuti l’ardore dell’Agropoli si affievolisce, il Brindisi pur in inferiorità numerica tiene bene il campo ed all’80’ vede annullarsi un gol per posizione irregolare di Acosta. Nel finale ancora emozioni: all’83’ Ruscigno lascia i messapici in 9 e quattro minuti più tardi Capozzoli vede respingersi dalla traversa il tiro che avrebbe riaperto completamente i giochi. Sul legno colpito dal suo centrocampista si spengono le speranze dei campani, dopo 6′ di recupero arriva il triplice fischio ed espolde la festa del Brindisi.