Due figure che allargano le braccia cercando di racchiudere tra esse l’infinito.
Un omino più piccolo sovrastato da un’entità più grande, che sembra custodirlo e proteggerlo, come un padre con il proprio figlio.
Racchiuso in questo disegno semplice ma profondo il senso di un grande progetto ”La Casa di Peppe”, una struttura che profuma di buono, che parla di sociale e solidarietà, che investe d’amore quanti decidono di varcarne la porta.
Con la posa della prima pietra datata 14 marzo 2015, in questi giorni la sua inaugurazione ufficiale, un sogno diventato realtà. Ma chi era Peppe?
Il suo ricordo nelle parole commosse dei suoi cari, i fratelli Paolo e Francesco ed il padre Pasquale, dal quale è partito quel sogno diventato realtà.
Un progetto nato dal nulla, ma ciò che sembrava irrealizzabile, nonostante numerose difficoltà, ha avuto il suo lieto fine, grazie forse all’intercessione di un ragazzo, Peppe, morto all’età di 24 anni.
Era il il 13 marzo 2011 infatti quando un terribile incidente sulla strada per Castel del Monte gli strappò la vita.
Ed ecco nascere la casa di Peppe per continuare a sorridere.
Una struttura in cui nulla è lasciato al caso, ogni particolare curato nel dettaglio al fine di infondere quel senso di amore e accoglienza tipica dell’ambiente domestico.
A benedire la struttura mons. S.Ecc. Mons. Domenico Cornacchia vescovo della diocesi che ha regalato un crocificsso ligneo plaudendo un iniziativa di grande valore sociale.