Le 6.30 del mattino e arriva una segnalazione alla caserma di Molfetta: alcuni cittadini riferivano di aver sentito alcuni colpi di pistola provenire da un cantiere edile nelle vicinanze. I Carabinieri si precipitano sul posto ed è qui che avviene la macabra scoperta. Ritrovano sul selciato un bossolo sparato poco prima contro un cane.
Le immagini di videosorveglianza presenti nella zona, riescono a far ricostruire ai militari ciò che era accaduto poco prima.
Un pittbull aveva aggredito un cane di piccola taglia e, dopo averlo azzannato, lo aveva trascinato sotto una pensilina. Un 59enne, custode del deposito e proprietario del cagnolino, preso dall’ira è entrato nel gabbiotto e, caricata una pistola detenuta illegalmente, si è avvicinato al pitbull sparandogli contro tre colpi. Ha persino seppellito la carcassa del cane in un terreno vicino, mentre la pistola era stata nascosta. Dinanzi alle chiare immagini delle videocamere, l’uomo ha ammesso le proprie responsabilità, ha tirato fuori l’arma da guerra con ancora un colpo in canna e matricola abrasa ed è stato arrestato per la detenzione illegale e l’uccisione dell’animale. Il veterinario, ha potuto solo constatare la morte del pitbull per i colpi inferti e ha prestato soccorso all’altro cagnolino che, attualmente, non è in pericolo di vita.