30maggio 2019 e a firma di alessandro marescotti presidente di peacelink, la pubblicazione di dati che lasciano attoniti, quelli che si rifericono ad un nuovo studio epidemiologico Sentieri dell’Istituto superiore di Sanità sulla Valutazione Danno Sanitario ILVA in cui sono censiti 600 casi di malformazioni congenite infantili.
Detto in parole povere, 600 bambini nati malformati a taranto, dal 2003 al 2015″
lo studio denuncia marescotti avrebbe dovuto essere presentato ufficialmente per maggio, ma chissà come mai è stato slittato a luglio ad elezioni europee ampiamente concluse.
numeri dunque che fino ad oggi sono rimasti confinati in un angolino in un file zippato della VDS ILVA 2018, un formato tale che non entra nei motori di ricerca e che quasi nessuno ha letto. e così l’informazione non è diventata una notizia.
Rivolgendosi al movimento cinque stelle, marescotti chiosa, Perché far slittare tutto a luglio, Temevano di perdere voti sotto le elezioni fornendo questi dati?
Sono indignato.
Una notizia rimbnalzata di profilo in profilo.
sul caso è intervenuto anche il coordinatore nazionale dei Verdi, Angelo Bonelli, che come il presidente di peacelink punta il dito sul governo gialloverde: “Il dato di 600 bambini nati malformati è presente nella valutazione del danno sanitario dello stabilimento siderurgico Arcelor Mittal, perché i ministri dell’Ambiente, della Salute, e dello Sviluppo economico Costa, Grillo e Di Maio non hanno reso pubblica questa notizia, perché hanno rinviato la presentazione dell’indagine epidemiologica?”
Bonelli dal canto suo aggiunge: l’attuale governo pentastellato sta facendo esattamente la stessa cosa che fece il governo con ministro dell’Ambiente Clini quando attese sei mesi prima di presentare l’indagine aspettando la forma dell’autorizzazione aberrante all’Ilva”.
E poi entrando nell’esame della situazione nella città jonica il leader dei Verdi aggiunge: “Da uno stralcio dell’indagine epidemiologica si legge che a Taranto si continua a morire e i rischi di morte legati all’inquinamento sono aumentati nonostante le rassicurazioni del governo che tutto va bene e le accuse di allarmismo fatte contro gli ambientalisti”.
Bonelli conclude: “Se ci trovassimo in un atro paese europeo questo sarebbe uno scandalo che porterebbe alle dimissioni di membri del governo e non solo.