Due cicli di incubazione senza nuovi positivi, questo è quello che stabilisce l’Oms “per dichiarare conclusa un’epidemia” ed allora i 28 giorni senza nuovi contagi fatti registrare dalla BAT valgono la fine dell’emergenza coronavirus nella sesta provincia pugliese prima a raggiungere questo traguardo in tutta la Regione.
Dal 3 marzo giorno nel quale fu riscontrata la positività del tranese Carlo Crescente, al 26 maggio giorno dell’ultimo contagio riscontrato nella provincia di Barletta-Andria-Trani sono stati individuati 380 pazienti di cui circa 20 attualmente positivi e oltre 50 deceduti.
I centri più colpiti nella BAT sono stati Andria, Canosa di Puglia, Bisceglie e Minervino Murge. A pesare sul dato del centro federiciano l’alto numero dei contagi riscontrato nell’ospedale “Bonomo” mentre ad incidere sul dato degli altri tre centri più colpiti sono stati i focolai nelle residenze sanitarie.
A Bisceglie sede del presidio sanitario covid-19 e città che insieme a Canosa di Puglia è l’unica della provincia ad avere ancora casi attivi il dato è stato condizionato dal focolaio dell’ex istituto ortofrenico Don Uva. Le RSA San Giuseppe di Canosa di Puglia e Bilanzuoli di Minervino Murge hanno invece inciso fortemente sul dato dei due centri.
Numeri più contenuti nelle altre due città capoluogo. Il numero dei pazienti totali a Barletta e Trani non ha superato i 30. Contagio ridotto infine a Trinitapoli, Margherita di Savoia, San Ferdinando e Spinazzola centri nei quali complessivamente sono stati registrati una decina di casi.