Girava armato nel centro di Bisceglie e i Carabinieri della Tenenza, ieri pomeriggio, si sono dati subito alla caccia di un giovane 22enne ucraino di origine, ma italiano per adozione. Ad uscire proprio il comandante, con abiti borghesi, e altri militari: è nei pressi del mercato ittico, a due passi dal centro storico, che hanno rintracciato il pregiudicato che, immediatamente, cercava di evitare i controlli fuggendo dapprima in sella ad una bici elettrica e poi a piedi, nonostante gli fosse stato intimato l’alt più volte.
I militari si sono divisi per raggiungerlo e nei vicoli del centro il 22enne si è ritrovato di fronte il tenente, a poco più di cinque metri di distanza: ha estratto una pistola revolver, calibro 38, e ha provato a sparare. Dopo un primo tentativo fallito, il ragazzo ha continuato ad azionare l’arma, finché non sono partiti due colpi schivati dall’ufficiale che si era riparato dietro l’angolo e, benché armato, non rispondeva al fuoco. Il giovane, che aveva riconosciuto bene il tenente che l’aveva ammanettato altre cinque volte in passato, è scappato facendo perdere le sue tracce. Dal comando provinciale di Bari sono stati inviati sessanta militari di rinforzo che, dopo 23 perquisizioni – che hanno portato ad ulteriori due arresti -, hanno bloccato il fuggitivo in via Andria e in un panno bianco, in un terreno vicino all’ospedale di Bisceglie, ha fatto ritrovare la pistola con cui aveva sparato. Il giovane durante l’interrogatorio di garanzia, condotto dal Sostituto Procuratore di turno, si è avvalso della facoltà di non rispondere. Il 22enne, rimasto vittima di un tentato omicidio il 18 dicembre scorso, ora è in stato di fermo. “Esprimiamo solidarietà e vicinanza all’Arma dei Carabinieri e ai militari della Tenenza di Bisceglie per quanto accaduto nel pomeriggio di ieri – ha scritto su Facebook il sindaco Angelantonio Angarano -. Fortunatamente non ci sono feriti. Il grave episodio conferma ancora una volta l’impegno costante e la dedizione delle Forze dell’ordine nel contrasto alla malavita e nella tutela della nostra sicurezza”.