sulla lapide dietro la quale riposa dal 1975 nel cimitero di barletta, la sua foto racchiude il senso della sua vita.
la divisa che amava e con la quale è morto e la sua amata che affranta dal dolore per la perdita del compagno lo raggiunse solo un mese dopo .
22 febbraio nella ricorrenza della dipartita al cielo del barlettano giuseppe marchisella, la guardia di pubblica sicurezza, ucciso in servizio a roma durante un tentativo di rapina il 22 febbraio 1975, cerimonia di commemorazione sulla tomba della giovane vittima del dovere.
per l’occasione presenti, il vice sindaco di barletta marcello lanotte, la senatrice asssuntela messina, il magistrato luigi scimè, il comandante della polizia locale savino filannino, oltre ai familiari di giuseppe marchisella e di clara calabrese
un momento di raccoglimento celebrato da don mimmo memoli che ha visto la deposizione di una corona di fiori a nome del capo della polizia
un dolore quello della perdita di giuseppe e clara che non potrà certo essere colmato ma che almeno, ha evidenziato il vice sindaco lanotte, il calore della comunità barlettana prova a mitigare con il ricordo e la preghiera
il venticinquenne giuseppe marchisella era di servizio con un collega presso l’ufficio postale di via dei caprettari nei pressi del senato della repubblica quando alcuni rapinatori a volto coperto entrarono con l’intento di impossessarsi dell’intero incasso.
di fronte alla pronta reazione del giovane poliziotto non esitarono a colpirlo con una raffica di mitra.
Giuseppe Marchisella a cui la città di barletta ha intitolato una vita, morì il giorno dopo in ospedale.
Ricordare eventi come questi ed eroi come marchisella è fondamentale specie per le nuove generazioni