Una data importante questa, che si ripropone anche in un periodo molto difficile come quello attuale, a causa del coronavirus.
Obiettivo: accrescere la consapevolezza sullo spettro autistico sempre più ricorrente.
Giornate particolarmente difficili per le famiglie che si interrogano sugli effetti di un così lungo periodo per i loro figli, senza le terapie necessarie a creare con loro un’ interazione.
Una situazione per loro difficilissima, una data questa che invita alla riflessione
“Quest’anno più che mai restiamo vicini con il cuore, con il pensiero e per quel che ognuno può, anche con un contributo concreto, a tutte le persone con bisogni speciali. Le nostre limitazioni purtroppo penalizzano ancora di più tutti loro, privandoli di fondamentali momenti di socializzazioni.” Considerazioni queste espresse dal Senatore Dario Damiani.
E il mondo si tinge di blu. Sui social le foto di chi indossa o mostra un oggetto blu con l’hashtang alprimoposto, come chiesto dall’Angsa.
Un invito accolto anche dalla città di Trani, come evidenzia, in una nota, Fabrizio Ferrante, delegato tranese di Autism Friendly ;il primo cittadino di fatti ha dato la disponibilità ad illuminare di blu Palazzo Beltrani, a testimoniare la vicinanza delle istituzioni ai ragazzi speciali.
“Il Covid19 non ferma la giornata mondiale della consapevolezza sull’autismo. Utilizzando i canali virtuali diamo coraggio ai ragazzi e alle loro famiglie;” così il Consigliere regionale pd Filippo Caracciolo.
Parole che fanno riflettere anche quelle del sindaco di Barletta e dell’ Assessore alle Politiche Sociali Maria Anna Salvemini.
“In un tempo di restrizioni, di sacrifici e di mancanza di libertà, scrivono, non deve passaere in silenzio una giornata importante come quella di oggi.
Una settimana fa, proprio pensando ai bambini con disturbi dello spettro autistico abbiamo comunicato alle famiglie di offrire loro la possibilità di uscire per una passeggiata. E restiamo fermamente convinti che questa possibilità debba essere limitata esclusivamente a quei bambini e non a tutti gli altri, a tutela dei più piccoli, anche perché non è vero che non si ammalano.
La riflessione che oggi si impone, proseguono nella nota, è quella sulla necessità che si faccia ricerca, che si potenzi la ricerca, se ne comprenda il grande valore, per lo studio dell’Autismo, dei nuovi virus, delle malattie degenerative, di quelle rare, del cancro, di tutte le “epidemie” del nostro tempo.
Tutto questo, nella speranza che l’epidemia che stiamo vivendo e che ci vede tutti vulnerabili, ci renda più sensibili e più vicini agli altri.
E quando tutto questo sarà passato sarà un momento di festa per tutti, illumineremo di blu i nostri monumenti in segno di speranza e fiducia, negli uomini e nella scienza.”