Gianni, nome di fantasia, ha appena 15 anni e martedì è stata la prima volta che andava al mare con gli amici. Erano in tre al cosiddetto “Braccio” di Palese. Ma ieri pomeriggio, intorno alle 17, una banda di cinque persone li hanno trascinati fino in via Vittorio Veneto, fuori dalla vista degli altri bagnanti. Due compagni sono riusciti a divincolarsi, ma Gianni ha avuto la peggio. È stato brutalmente pestato e lasciato lì con il volto tumefatto. Il 15enne è stato trasportato d’urgenza all’ospedale San Paolo di Bari: lì i medici hanno effettuato subito una Tac di controllo, da cui è emersa una commozione celebrale.
Diverse le lesioni al viso e al timpano dell’orecchio sinistro. Il padre, nella disperazione più totale, ha denunciato il violento pestaggio ai Carabinieri della stazione di Santo Spirito e si è affidato ai social in un messaggio, subito diventato virale, per avere aiuto da amici, conoscenti, dalla rete, da chi – insomma – possa aiutarlo ad individuare i responsabili: “Vi chiedo aiuto. Se qualcuno ha visto o sa qualcosa, vi prego, mi contatti in privato. Prometto che non farò nomi, ma dobbiamo fermare i responsabili: pensate se fosse stato un vostro figlio o un vostro fratello. Non voglio giustizia, voglio che queste cose non accadano più a nessuno perché il dolore di vedere un figlio conciato in quel modo ti logora dentro”. “Chi ha visto qualcosa parli, fermiamo il bullismo”, ha scritto su Facebook Rosa Petruzzelli, portavoce dell’associazione “Il lungomare che vorrei”. Anche Vincenzo Brandi, neopresidente del V Municipio di Bari, sta verificando la dinamica dei fatti per comprendere se la scena possa essere stata ripresa dalle telecamere di videosorveglianza.